Semplicemente Prisencolinensinainciusol

23.000 biglietti venduti in meno di due ore per il concerto all’Arena di Verona. Il molleggiato decide di fare sconti sui biglietti fino al 99%: costo del biglietto tra 1 euro e 162 euro. Due serate, una dopo l’altra,in diretta su Canale 5, con ospiti, coreografie degne di quel palco e tante tante persone ad ascoltare il molleggiato. Celentano questa volta mescola bene musica e parole, anzi preferisce la musica e le sue canzoni. Cuffietta rosa, giacca scura, pantaloni larghi neri e stivaletti beige. Il suo stile inconfondibile di sempre. Il suo sorriso di sempre. Canta e si emoziona il predicatore, così come è stato più volte soprannominato. Canta ma sbaglia qualche parola, e se la dimentica pure – “è stata dura preparami per questi concerti, non ricordavo più i testi delle canzoni, diciotto anni sono tanti” confessa.

Un monito arriva comunque (e senò che Celentano sarebbe?) : “Bisogna individuare quel filo sottile che ha la capacità di legarci insieme per credere in un progetto comune. Quale progetto? Se dovessimo fare una ricerca e stabilire una classifica di ideali a cui l’uomo aspira sarebbe così: l’amore e la bellezza del proprio habitat, la propria casa, arredata con gusto e grazia. Ma il vero appartamento è fuori, dove la gente scambia una parola, un saluto. Che valore avrebbe un appartamento bello se l’appartamento è inserito in contesti come Scampia, prigioni dove regna la tristezza? I tempi sono maturi per ribaltare questo apatico modo di vita..! Dobbiamo batterci per la ricostruzione di quel giardino dorato. Un patrimonio che nessuna Cina può copiarci. Possiamo ricostruirlo. Anche i ricchi ci daranno una mano. Del vecchio, Benetton, Prada, Fiat, loro lo faranno. In meno di cento anni riporteremo l’Italia ai splendori di una volta. Cento anni passano in fretta. Non è una battuta! L’effetto più immediato sarà proprio nel mondo del lavoro, ci sarà lavoro in tutti i settori tra meno di cento anni. Il futuro non ha futuro se cammina per mano con il passato, un ponte che colleghi passato e futuro. I poveri saranno come i ricchi, nel senso che vivranno alle stesse condizioni. Ai poveri non serve una casa ma LA casa.”

E giù applausi a non finire.

Il molleggiato diventa predicatore, ma questa volta è un predicatore più dimesso, più attento a pesare le parole. Un Adriano Celentano che non si vedeva da tanto.